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ATEDLe nanotecnologie entrano nel mondo della nautica

08.05.24 - 08:29
Alcune tecnologie oggi offrono un trattamento di protezione agli scafi delle imbarcazioni, che non ha precedenti.
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Le nanotecnologie entrano nel mondo della nautica

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Alcune tecnologie oggi offrono un trattamento di protezione agli scafi delle imbarcazioni, che non ha precedenti.
È, infatti, possibile riportare le superfici alle condizioni originarie, preservandole da agenti corrosivi, atmosferici e marini.

Chi possiede una barca sa benissimo che la manutenzione dello scafo, soprattutto in ambiente marino, necessita di interventi continui e molto costosi. D’altra parte, queste superfici che entrano in contatto così diretto con agenti corrosivi, come la salsedine e le alghe o atmosferici come i raggi del sole, subiscono un notevole deterioramento con il passare del tempo.

Ma oggi, attraverso trattamenti altamente innovativi anche un settore come quello nautico può trarre grandi benefici. Infatti, esistono dei prodotti con polimeri nano compositi, che, ad esempio, permettono di ripristinare i colori di uno scafo allo stato del varo dell’imbarcazione, riportandolo allo splendore di quando usciva nuovo fiammante dal cantiere.

Come ci racconta Eolo Tagliavini, Presidente di Sensytouch Innovation, l’azienda che ha sviluppato un nuovo brevetto, insieme alla bergamasca LNI (Laboratori Nanotecnologici Italiani): «L’effetto che il nostro prodotto nanostrutturato green offre al rivestimento esterno è davvero incredibile e senza precedenti, perché la superficie acquisisce caratteristiche vetrificanti inedite. Infatti, si ottiene il ripristino del colore e del gloss a valori di origine e di fabbrica, con un’ottima resistenza alla corrosione di agenti atmosferici e marini, anche perché le superfici trattare divengono resilienti allo sporco, che in buona sostanza non riesce ad attaccarsi alla zona trattata, che “scivola” via».

Continua Tagliavini: «I rivestimenti vetrificanti nautici, che stiamo testando con grande successo anche presso un cantiere nautico in Sardegna, sono stati progettati per conferire alle parti di gelcoat, vetroresina, metallo e altri substrati a diretto contatto con la salsedine una protezione duratura contro UV e agenti corrosivi. Naturalmente, non si tratta di sostituire un’opera di riverniciatura, ma gli addetti ai lavori nell’ambito nautico stanno valutando questo trattamento innovativo, come una sorta
di terza via che affianca le due soluzioni che esistono attualmente per il ripristino dello scafo compromesso: ovvero, la verniciatura e la lucidatura. Peraltro, questo particolare trattamento vetrificante ha l’indubbio vantaggio di essere estremamente duraturo e assolutamente green, ovvero rispettoso dell’ambiente.

Questo perché non si tratta di applicare un film o una pellicola che si consuma e degrada, ma di amplificare la durezza della superficie trattata, garantendo un’ottima
schermatura dai raggi solari più aggressivi, aiutando non solo a mantenere pulita la parte trattata, ma creando anche un interessante effetto idro ed olio fobico».
D’altra parte, questa soluzione e trattamento sembra profilarsi come ideale anche in altri ambiti e contesti urbani.

Come suggerisce sempre Tagliavini: «Il prodotto può avere una sua ottima applicazione anche in ambiti diversi oltre alla nautica. Per esempio, una soluzione simile a quella per la nautica, sta avendo riscontri eccellenti anche contro i graffiti, che troppo spesso deturpano le facciate e gli immobili delle nostre città. È bastato trattare la parete esposta all’atto di vandalismo con il prodotto nanotecnologico e poi intervenire con spugna e acqua per veder scomparire il graffito in pochi minuti. Ma nell’ampliamento della gamma di soluzioni che presto saranno disponibili anche alla vendita ai privati, si inserisce anche una versione adatta alla pulizia e manutenzione ottimale dei pannelli solari e delle finestre velux.

La condizione determinante è che le superfici siano in pendenza, così che si possa applicare il prodotto per migliorare l’efficienza dei pannelli, che non presenteranno più aree sporche e degradate così garantire una migliore resa energetica».

Un caso e applicazione, quello delle nanotecnologie, che si presta, quindi, a molteplici usi e che mostra come innovazione e ricerca siano fondamentali nel risolvere problematiche quotidiane sia sulla terra che per mare.


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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